Storia di Kiev

storia kievSecondo la leggenda Kiev venne fondata dai slavi, più precisamente una sorella e tre fratelli. Ky, il fratello maggiore, diede il nome alla città; ma anche gli altri due fratelli, Shchek e Khoriv, e la sorella, Lybid, vengono ricordati nella topografia del posto. In onore dei quattro si erge sulle rive del Dnipro un'imponente statua.
 
Dopo quattro secoli, da Novgorod (non lontana da San Pietroburgo) arrivarono dei vichinghi e la città cominciò a prosperare. Oleh, il sovrano scandinavo, mandò Askold e Dir, due emissari, per accordarsi coi magiari, che possedevano la città. Correva l'anno 879 e in seguito, volendo un controllo ancora maggiore,  Oleh scese a Kyiv (il nome ucraino di Kiev), prendendo il posto dei propri emissari e proclamandosi sovrano della città. In quel momento venne a crearsi la Rus' di Kyiv (in slavo, “rus” è identifica gli scandinavi con i capelli rossi). La città diventò un centro del commercio fluviale: si scambiavano pellicce, miele e schiavi, mentre da Costantinopoli vi giungevano articoli di lusso. Nell'arco di un secolo l'impero si estendeva in un territorio compreso tra il Volga ed il Danubio, e fino a Novgorod.
 
Vladimiro il Grande, capo della Rus', sposò nel 989 la figlia dell'imperatore di Costantinopoli, per rinsaldare l'alleanza, convertendosi al cristianesimo ortodosso. Gli idoli pagani furono demoliti e l'intero popolo venne battezzato in massa nel fiume Dnipro. Ancora oggi questo fatto viene ricordato nel giorno dell'Epifania. A Vladimiro succedette il figlio Yaroslav il Saggio (1017-1054). Sotto il suo comando, Kyiv crebbe come centro di cultura e di politica bizantine. In onore della gloria di Dio e della stessa città, vene costruita la Cattedrale di Santa Sofia. L'economia della città però iniziò a declinare già nel XI secolo, ed il territorio si diviso tra più principati dichiaratisi indipendenti.
 
Il 1240 vide l'arrivo dei mongoli, che devastarono la città. Gli abitanti cercarono in tutti i modi di salvarsi: addirittura sul tetto della Chiesa Desyatynna, che non resse il loro peso e crollò. Kyiv dunque si svuotò e solo il quartiere di Podil rimase “attivo”. Questo, che si trovava lungo il fiume, rimase per molto tempo il centro, non solo del commercio, ma di tutta la città. Alla fine del XVIII secolo Kyev tornò ad essere importante perché la politica russa, sotto il cui dominio era nel frattempo passata, promuoveva l'immigrazione. Successivamente, all'inizio del 1900, l'aumento della produzione di zucchero contribuì ad una massiccia fioritura economica. La meravigliosa Casa delle Chimere è solo una delle molte residenze costruite in questo periodo.
 
Dopo la Rivoluzione bolscevica, nella confusione che ne seguì, a Kiev ci furono numerosi scontri tra le due fazioni dell'esercito ucraino, il gruppo dei Rossi e quello dei Bianchi. Mikhail Bulgakov, famoso scrittore, descrive molto bene l'insicurezza del periodo nel romanzo La guardia bianca, il primo della sua carriera. La casa in cui venne scritto il romanzo è oggi un museo.
 
Nel 1941, in agosto, i tedeschi arrivarono a Kiev, e più di cinquecentomila soldati russi vennero imprigionati o giustiziati. Tutta la città ne risentì. Nella città di Babyn Yar vennero ammazzate centomila persone, e quando l'Armata Rossa finalmente riconquistò la città, il 6 novembre 1943, l'80% delle persone non aveva una casa. Dopo la guerra ci fu una rapida industrializzazione, e vennero costruiti degli squallidi quartieri in periferia.
 
Alla fine degli anni '80 i focolai nazionalistici e democratici creatisi nella parte occidentale dello Stato arrivarono anche a Kyiv. Durante il governo di Leonid Kuchma, l'opposizione politica riconosceva la città come suo simbolo giovanile. Dopo le elezioni del 21 novembre 2004 scoppiò la Rivoluzione Arancione: da tutto il territorio arrivarono attivisti per manifestare a Kiev, riunendosi in piazza Indipendenza, maydan Nezalezhnosti, per protestare in maniera pacifica davanti alla sede del parlamento contro le scorrettezze elettorali. Vennero fissate nuove elezioni, vinte da Viktor Yushchenko, che governa tutt'ora il paese, dopo essere stato eletto nuovamente nel 2010 presidente dell'Ucraina.

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