Lavorare in Ucraina

Lavorare in UcrainaIn Ucraina la manodopera possiede buone scolarizzazione e specializzazione, ed il tasso di analfabetismo è prossimo allo zero. Tuttavia, gli stipendi sono molto più bassi della media dell'UE: uno stipendio minimo medio, compresi gli oneri sociali e previdenziali, si aggira sui 205UAH al mese (pari a circa 32€).

La legislazione relativa al lavoro si basa, in Ucraina, ancor oggi su quella che era in vigore nell'era sovietica: il lavoratore viene quindi tutelato maggiormente rispetto al datore di lavoro. Il Codice del Lavoro, infatti, prevede l'inefficacia degli accordi presi riguardo alle condizioni di lavoro se queste tendono a sfavorire il lavoratore rispetto a ciò che è stabilito dalla legge.

Le ore di lavoro sono limitate a 40 ore alla settimana, più eventualmente ore di straordinario e ferie. Si può lavorare di sabato, ma in tal caso i giorni di lavoro dovranno essere al massimo di sette ore. Alcune categorie seguono un orario di lavoro ridotto. Gli straordinari possono essere di al massimo due ore al giorno (o di 120 ore all'anno).

Il minimo di giornate, per quanto riguarda le ferie, si attesta sulle 24 all'anno. Questa cifra è variabile a seconda dell'età, delle condizioni di lavoro o della posizione nell'azienda. Le donne vanno in pensione a 55 anni, gli uomini a 60. In caso di maternità sono previsti 70 giorni prima del parto e 55 giorni dopo (prolungabili fino a 70). Se vuole, la donna può chiedere di restare assente finché il figlio non abbia compiuto i tre anni di età: in questo caso lo stipendio verrà ridotto.

La quantità di stipendio dovuta è stabilita nel contratto. In ogni caso essa non potrà scendere sotto il minimo di 205UAH, come dicevamo prima. Per legge, le ore di straordinario, le ferie ed il lavoro notturno sono pagati in modo diverso. Lo stipendio e le relative competenze possono essere pagati esclusivamente in valuta ucraina, ed il pagamento dev'essere effettuato almeno ogni due settimane. L'assenza di pagamento, od il pagamento ridotto, senza un motivo valido, è un reato. In caso di malattia il lavoratore, a seconda della propria categoria, ha diritto all'indennità dal 60% al 100%.

Le norme in vigore, i regolamenti interni delle aziende e i contratti collettivi (per ogni settore) regolano il rapporto di lavoro. I lavoratori hanno diritto di esercitare i propri diritti, le garanzie ed i compensi stabiliti nel Codice del Lavoro. I lavoratori sono tutelati con queste norme: reintegrazione nel posto di lavoro dopo che il lavoratore ha svolto impieghi in uffici pubblici od organizzazioni; diritto di ricevere lo stipendio nel caso di un ricovero ospedaliero, di attività legate ad una carica politica o sindacale; obbligo di presentarsi in tribunale; diritto di voto in caso di elezioni, e altri impegni a livello sociale o statale; conservazione del proprio posto di lavoro in caso di assenza per corsi di istruzione; diritto di assenza per maternità; ferie pagate e permessi retribuiti.

Il datore di lavoro non può in nessun caso forzare il lavoratore a lavorare oltre i termini stabiliti dal contratto, se il lavoratore non acconsente; ad eccezione di situazioni particolari (per esempio il trasferimento in un'altra sede per emergenza economica, o il trasferimento a seguito di provvedimenti disciplinari).

Contratto di lavoro

Gli ucraini possono scegliersi il proprio posto di lavoro, e stipulare il contratto col datore di lavoro. La legge indica un formato “standard” di contratto, e le condizioni minime che devono esservi contenute; su richiesta dei lavoratori (non importa se nella ditta sia presenta una rappresentanza sindacale o meno) l'azienda deve applicare il contratto collettivo per la categoria in questione.

Se il lavoratore è assunto per un arco di tempo superiore ai cinque anni la legge obbliga le aziende a tenere un libretto di lavoro per ogni lavoratore. Qui sono contenute le informazioni circa la vita del rapporto di lavoro (mansioni, motivi di licenziamenti, etc.). Se il datore di lavoro assume un cittadino ucraino, riceverà il libretto di lavoro ed il passaporto del lavoratore.

Le tipologie del rapporto di lavoro in base alla durata sono tre: a tempo indeterminato, a tempo determinato e di durata necessaria al compimento di un determinato lavoro. Il periodo di prova può essere al massimo di tre mesi e minimo di un mese (dipende dal tipo di qualificazione del lavoratore). Alla fine di questo periodo di prova il lavoratore viene assunto automaticamente, a meno che il datore di lavoro sia in disaccordo.

Il lavoratore può dimettersi in qualsiasi momento, con un minimo di due settimane di preavviso. Il datore di lavoro può licenziare il lavoratore nei casi previsti dalla legge, e con le dovute procedure. Il preavviso deve essere di almeno due mesi. I motivi che autorizzano ad un licenziamento sono questi:

-        scioglimento dell'azienda, o riduzione del corpo del personale;

-        reintegrazione di un lavoratore che era adibito alle mansioni del lavoratore attuale;

-        gravi ed ingiustificate inadempienze del lavoratore;

-        ripetute ed ingiustificate assenze;

-        assenza per un arco di tempo superiore ai quattro mesi per inabilità temporanea (è esclusa l'assenza per gravidanza e maternità).

Il datore di lavoro è tenuto a dare notizia con almeno due mesi di anticipo di eventuali cambiamenti essenziali nell'oggetto del rapporto di lavoro. Se il lavoratore non è d'accordo (e quindi l'azienda non ha più bisogno di lui) il contratto di lavoro può essere risolto, corrispondendo un'indennità. Se un lavoratore viene licenziato a causa della riduzione del personale di un'azienda, per motivi di cambiamento dell'indirizzo gestionale della stessa, egli ha diritto di essere retribuito fino a tre mesi, nell'attesa di trovare un nuovo lavoro.

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