Ucraina

L'architettura ucraina è fortemente influenzata dalla struttura tipica delle sue chiese. I loro stili molto originali vedono le tipiche piante bizantine mescolarsi ad elementi delle più classiche chiese di legno hutsul, caratterizzate dai portici con colonnati e i campanili costruiti staccati dal corpo centrale, e richiami del barocco del Seicento. Il tipico esempio di questo “barocco ucraino” è la Chiesa di Sant’Andrea, a Kyiv, con la sua cupola verde a forma di elmo.

Altri stili architettonici si sono susseguiti nel tempo, cambiando col passare delle mode. Le città di Odessa e Poltava (con il suo Parco Korpusny), prendendo come esempio gli schemi ordinati e l’architettura neoclassica eseguiti a San Pietroburgo, in Russia, hanno effettuato degli interventi urbanistici ben riusciti. Durante il XIX secolo, lo stile bizantino ritornò di moda, come ben testimoniato dalla Cattedrale di San Vladimiro a Kyiv, mentre lo stile barocco e quello rinascimentale si mescolarono dando vita ad esempio ai teatri dell’opera di Kyiv, Odessa e Lviv. Il Museo Regionale di Poltava e il Palazzo Metropolitano di Chernivtsi (ora sede universitaria) sono invece stati realizzati seguendo un nuovo stile ucraino che ha preso molte ispirazioni dall’art nouveau.

Durante il periodo sovietico il “classicismo monumentale” prese piede ovunque: furono costruiti enormi palazzi di stato in molte città (Kyiv, ricostruita dopo la seconda guerra mondiale, ne è l’esempio più rappresentativo).

Pittura e scultura

Icone

Il termine icona indica una tavola di tiglio con sopra una piccola immagine sacra dipinta con una miscela di tempera, albume d’uovo e cera calda. Arrivarono in Ucraina nel X secolo, grazie a Vladimiro il Grande, divenendo, fino al XVII secolo, la più importante espressione di arte sacra, con tanto di credenze cui attribuivano loro poteri curativi e spirituali. Queste icone avevano come soggetti unicamente Cristo, la Vergine, gli angeli e i santi ed erano dipinte per lo più da monaci che quasi mai le firmavano. Durante lo stesso periodo di diffusione delle icone iniziò a prendere piede anche l’arte di decorare le chiese con mosaici, murali e affreschi ed ebbe inizio l’arte di miniare i manoscritti. Per poter ammirare alcuni degli affreschi più antichi di tutto il paese basterà recarsi alla Cattedrale di Santa Sofia a Kyiv.

Pysanky

Le Pysanky (le tipiche uova di Pasqua dipinte) provengono da un’arte antica di origine slava. Su queste uova viene dapprima usata la cera per disegnare il guscio (che ai giorni nostri viene prima svuotato), dopodiché si sceglie un colore per colorare tutto l’uovo e si prosegue in questo modo finché non è completamente decorato. Su ogni uovo vengono disegnati molto spesso dei simboli: rappresentano le forze della natura, come nel caso del sole disegnato come un cerchio con un puntino al centro. Ogni regione ucraina ha però le proprie tradizioni, e i simboli possono cambiare. Per poter ammirare la collezione più vasta di pysanky bisognerà recarsi al Museo delle Pysanky nella città di Kolomyya.

Teatro e danza

In Ucraina ci sono due tipi di danze popolari: hutsul e cosacche. Hanno entrambe origini contadine: durante le feste si celebravano i vari periodi dell’anno — inverno (koliada), primavera (vesnìaky), estate (kupalo) e autunno, ovvero la stagione più importante, quella del raccolto (obzhynky) — o della vita come la nascita, il matrimonio e la morte. La danza hahilky, eseguita durante il periodo pasquale dalle ragazze, lega il rito della preghiera con la celebrazione per l’arrivo della primavera.

Nelle danze hutsul ci si muove in cerchio battendo forte i piedi per terra e saltando (la spiegazione potrebbe derivare dal fatto che gli hutsul vivessero sulle montagne e qui i gesti e i movimenti risultavano più aggraziati). Le danze cosacche, al contrario, sono più “aggreganti”: si balla tutti assieme, in cerchio, tenendosi legati per le braccia, a ricordare le feste che venivano fatte quando si vinceva durante le campagne militari.

La cultura per il balletto ha reso l’Ucraina famosa in tutto il mondo : subito dopo il secondo dopoguerra, infatti, iniziò un periodo di crescita e splendore per quest’arte soprattutto quando giovani artisti pieni di talento entrarono nella famosa Compagnia di Ballo del Teatro d’Opera di Kyiv. Questa compagnia riuscì a diventare in poco tempo una delle più grandi ed apprezzate di tutta Europa, iniziando nel 1950 un tour internazionale che ottenne strepitosi successi (ad esempio a Parigi gli spettacoli furono considerati eventi importantissimi a livello europeo). Con il passare dei decenni si sono susseguiti alla direzione della compagnia dei coreografi famosissimi, impegnati sia nella danza classica che moderna. Un esempio su tutti: lo spettacolo Romeo e Giulietta di Sergeij Prokofiev, portato in scena dal coreografo Anatolij Shekera, ha girato il mondo per oltre trent’anni, ricevendo anche una medaglia dell’UNESCO come miglior interpretazione del balletto di Prokofiev.

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