Ucraina

La leggendaria ospitalità ucraina è un modo d'essere che va oltre gli stereotipi. Anche quando i tempi erano difficili e nei negozi, mancando il cibo, bisognava fare code molto lunghe, l’ospitalità non mancava mai: l’ospite poteva sempre contare sul cibo migliore, la camera più bella e le lenzuola più fini. Pur di tenere compagnia agli ospiti, gli ucraini rinunciano volentieri al loro tempo libero aiutandoli a visitare le loro città e riempiendoli di attenzioni. Forse anche  troppe, direbbero alcuni! Ci sarà sempre un amico, o anche un conoscente che si presta volentieri a fare da accompagnatore in giro per città e località.

 

I legami di famiglia e di amicizia sono la base della società ucraina. É un senso di appartenenza che si rafforza ancora di più durante i periodi difficili; si viene a creare, insomma, uno spirito di sopravvivenza, che in passato ha aiutato la nazione ad uscire dai momenti più tragici, durante le guerre o il periodo di chiusura dell'Unione Sovietica. Può capitare che uno straniero in Ucraina veda questa disponibilità fastidiosa, ma gli ucraini sentono davvero il bisogno di riunirsi, e lo fanno molto spesso. Capita per esempio che amici e i vicini assistano una famiglia in lutto mettendosi a disposizione e riunendosi il nono e il quarantesimo giorno dopo il funerale. Un’antica tradizione ucraina racconta che lo spirito del defunto vaga sulla terra ancora per quaranta giorni, per dare gli addii alle persone care, e queste “riunioni” aiutano molto le famiglie dei defunti.

 

Anche durante il periodo di raccolta nei villaggi, gli ucraini si aiutano l’un l’altro: ad esempio quando si devono raccogliere le patate, arrivano amici, vicini e parenti che, tutti assieme, lavorano per finire al più presto e poter così festeggiare a tavola tutti assieme! Il senso di comunità è stato anche imposto dagli alloggi sovietici. Negli “appartamenti collettivi” infatti ci abitavano fino a dieci famiglie che dovevano tutte assieme condividere la cucina e il bagno, per cui andare d’accordo con i vicini era inevitabile!