Analisi politica della Rivoluzione Arancione

rivoluzione arancioneLa Rivoluzione Arancione ha segnato una svolta verso la fiducia per il popolo ucraino, che ancora oggi guarda indietro al movimento popolare come ad un catalizzatore fondamentale per il cambiamento sociale e politico e che ha portato ad un miglioramento del diritto alla libertà di parola, alla responsabilità pubblica dei funzionari eletti e le riforme istituzionali all'interno del governo. Quando 500.000 persone scesero nelle strade di Kiev nel novembre 2004 per protestare contro i brogli elettorali delle elezioni, il mondo vedeva sorgere una nuova atmosfera di eventi senza precedenti che vedeva il popolo ucraino esprimere la propria libertà di critica e dubbio al governo. 
 
La Corte Suprema ucraina ha sempre agito indipendentemente dal governo ucraino: con la crescente pressione internazionale e le strade ancora piene di manifestanti due settimane dopo le elezioni, venne stabilito l'annullamento delle elezioni del 2004 reimpostando il ballottaggio tra i candidati Yuschenko e Yanukovych. Sotto lo sguardo attento di osservatori internazionali e del popolo ucraino, Viktor Juschenko vinse il round finale delle elezioni diventando presidente dell'Ucraina fino al 2010, anno in cui le elezioni
 
Gli attori del movimento Victor Yuschenko e la carismatica Yulia Timoshenko, in seguito divenuta la fondatrice del partito di opposizione di Nasha Ukrayina, Nostra Ucraina, erano diventati eroi per il resto del mondo, e l'euforia della rivoluzione riuscì a sollevare grandi speranze affinché tutti i problemi del passato potessero scomparire per far diventare il paese  una vera democrazia. Purtroppo, quando nel settembre 2005 Juschenko ha deciso di sciogliere il governo a causa di accuse di corruzione e di dismettere i membri chiave del suo gabinetto, compresa primo ministro Yulia Timoshenko, le cose non sono state viste di buon occhio dall'opinione pubblica.
 
Il tutto ricordava alla perfezione altri periodi della storia dell'Ucraina, quando un arcobaleno di fazioni era comune nel campo della politica. Ne è seguito che il Partito delle Regioni filo-russo ha avuto la maggioranza dei voti, dimostrando una forte opposizione a Juschenko. Dopo mesi di confuse discussioni e indecisione fra i vari blocchi politici, il Presidente Juschenko è entrato, con molta riluttanza, a far parte di un patto politico con il suo ex nemico Viktor Yanukovich, nominandolo primo ministro e cedendo molti dei suoi seggi al suo partito.
 
Insieme, questa strana coppia ha dovuto far fronte ad un bel po'  di problemi, tra cui la crisi del gas, l'adesione dell'Ucraina alla NATO, i rapporti con la Russia, le riforme economiche, la corruzione e tutto ciò che affligge l'Ucraina. Trovare una via di mezzo tra i divergenti obiettivi interni dell'Ucraina e la politica estera è stata una vera sfida, aggravata da una generale mancanza di compromessi tra i leader politici.
 
Purtroppo la politica raramente è in bianco e nero, e sembra ancora più raro che sia arancione. Il movimento in Ucraina sarà sempre ricordato come un evento importante di un popolo che, anche se solo per pochi giorni, è diventato più potente delle forze che lo governano.

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